(P)orto burci
Ambiente (p) orto burci Chi dice che in centro città non si può avere un orto? Alcuni ragazzi e ragazze hanno approfittato del piccolo spazio
Durante l’estate del 2019 Porto Burci ha ospitato la rassegna di poesia Poeti al porto, ideata e curata da Martina Pittarello e Sebastiana Savoca, ha accolto voci poetiche importanti della scena vicentina ed altri ospiti d’eccezione nazionali ed internazionali. L’organizzazione è stata supportata dalle associazioni Arci Servizio Civile Vicenza e Circolo Cosmos, con i rispettivi volontari.
Mariasole Ariot ha pubblicato Anatomie della luce (Aragno, 2017), Simmetrie degli Spazi Vuoti (Arcipelago, collana ChapBook – 2013), La bella e la bestia (Di là dal Bosco, Le voci della Luna 2013), Dove accade il mondo (Mountain Stories 2014-2015), Eppure restava un corpo (Yellow cab, Artecom Trieste, 2015), raccolta di poesie in Italia poesia presente (Lietocolle, 2018), Nel bosco degli Apus Apus (I muscoli del capitano. Nove modi di gridare terra, Scuola del libro, 2016), Il fantasma dell’altro – Dall’Olandese volante a The Rime of the Ancient Mariner di Coleridge (Sorgenti che sanno, La Biblioteca dei libri perduti 2016), testi in prosa poetica per Black Issue (2019) e VersoDove (2018). Ha collaborato alla rivista scientifica lo Squaderno, e da settembre 2014 è redattrice del blog letterario Nazione Indiana. Suona il pianoforte, dipinge e fotografa.
Cosimo Lopalco è scrittore, poeta, drammaturgo. È autore del romanzo Tutto a posto tranne me (Lupo, 2012), la raccolta di poesie La città che non esiste (Robin, 2019) e Black Pack (edizioni del nulla 2019), un libro creato con Francesca Foscarini che mette in dialogo coreografia e poesia. Dalla loro collaborazione sono nati i lavori di danza contemporanea Animale, Oro. L’arte di resistere (entrambi premio Danza & Danza 2018) e Punk. Kill me please (RIDDC, 2019). Insieme hanno sviluppato LANDing, un laboratorio interdisciplinare ispirato ai principi della psicogeografia. Ha curato la drammaturgia di Appreciation Society (Spring Forward, 2019) di Giuliana Majo e ha fondato, insieme allo scrittore Marcomario Guadagni, le Edizioni del nulla.
Alessandra Conte ha pubblicato la silloge Polittico in Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nordest (Fara Editore, 2008) e Breviario di novembre (Raffaelli Editore, 2009), vincitore del premio “Guido Gozzano” e finalista al “Camaiore-Opera Prima” (2010). Suoi testi sono stati selezionati e pubblicati nel Registro di poesia N#2 curato da Gabriele Frasca per le Edizioni d’if. Ha pubblicato in riviste online e cartacee, in antologie e blog letterari. Ha collaborato a progetti di scrittura scenica (Flumen. La dea infangata, 2011 e Schegge, 2015) con il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio di Vicenza e l’artista Lia Malfermoni. L’inedito The hypercorporea rerum è stato finalista al premio “Lorenzo Montano” nel 2016.
Alberto Graziani ha scritto su Comix e altri settimanali nazionali. E’ stato collaboratore e redattore del settimanale satirico Cuore. Ha pubblicato L’ABC del giovane disoccupato per Mondadori. Ha lavorato come redattore e autore televisivo per Telepiù. E’ vignettista del quotidiano nazionale Avvenire da circa 20 anni. Il Piccione Gedeone (Orecchio Acerbo, 2016) è la cosa di cui va più fiero. Ha scritto le raccolte di poesia: Viscenza (2013), Piccoli lavori di sartoria (2016), Riso e Pescecane (2017), Sfalci e Ramaglie (2018), Bollette dell’acqua (2019).
Paolo Lanaro vive a Vicenza dove ha insegnato per molti anni. La sua prima raccolta di poesie risale al 1981 (L’anno del secco, Savelli) e altre sono seguite fino a Rubrica degli inverni (Marcos y Marcos, 2016) con cui è stato finalista al premio Viareggio, com’era già accaduto nel 2011 con Poesie dalla scala C (L’Obliquo). Ha sempre svolto attività pubblicistica, collaborando a giornali e riviste. Nel 2014 ha dato alle stampe un memoir autobiografico (Una tazza di polvere, Cierre), cui sono seguiti una raccolta di saggi-racconti sugli scrittori vicentini del ‘900 (La città delle parole, Cierre, 2015) e un secondo memoir (Contro i venti invisibili, Cierre, 2017). E’ di imminente uscita sempre per i tipi di Cierre un terzo memoir dal titolo Ogni cosa che passa, che va a comporre una sorta di trilogia con i due pubblicati in precedenza. Ha collaborato con vari artisti, pubblicando cartelle e plaquettes. Sta lavorando a un’opera teatrale.
Intervista di Radio Zappa a Paolo Lanaro
Stefano Strazzabosco vive tra la sua città natale e Città del Messico, dove lavora come professore di Letteratura italiana presso la UNAM (Universidad Nacional Autónoma de México), l’Istituto Italiano di Cultura e altre istituzioni. Ha pubblicato saggi, traduzioni, il monologo teatrale Tina. Masque su Tina Modotti (2007 e 2016) e le raccolte di poesia Racconto (Cierre Verona, 1995), Dímmene tante (Manni, 2003), Blister (Sinopia, 2009), 66 (Ponte del Sale, 2013), P – Planh per Pier Paolo Pasolini (Sinopia, 2014), TT ZZZZZ – Cantos de las hormigas (con disegni di Francisco Soto, 2015), Dimmi (La Vencedora, 2015), Estar (Monte Carmelo, 2017), Alba (2018), L’esercizio ypsilon (Ronzani, 2018), Brodskij (Ponte del Sale, 2019).
Intervista di Radio Zappa a Stefano Strazzabosco
Stefano Dal Bianco è stato redattore di “Poesia” presso l’editore Crocetti di Milano. Dal dicembre 2002 è ricercatore in Critica Letteraria e Letterature Comparate, presso l’Università di Siena. È membro del consiglio direttivo del “Centro Studi Franco Fortini”. È nella redazione della rivista “Stilistica e metrica italiana” ed è stato redattore della rivista “il gallo silvestre”. È curatore dell’opera di Andrea Zanzotto presso Mondadori. Ha tradotto da poeti angloamericani, francesi, tedeschi e neerlandesi, fra i quali M. Moore, M. Hartnett, B. Simeone, M. van Daalen, E. Spinoy, W. Stevens, E.E. Cummings, G.M. Hopkins, H. Jackson. Ha pubblicato La bella mano (Crocetti, 1991), Stanze del gusto cattivo (Guerini, 1991), Ritorno a Planaval (Mondadori, 2001), Prove di libertà (Mondadori, 2012). Sue poesie sono state tradotte in neerlandese, tedesco, francese, inglese, spagnolo, russo, serbo, sloveno, cinese.
Intervista di Radio Zappa a Stefano Dal Bianco
Ángela García è stata co-fondatrice del Festival Internacional de Poesía di Medellín. Ha girato il documentario “Tres preguntas y un poema” sulla poesia svedese, dirige “El día mundial de la poesía” di Malmö, dove vive, ed è membro del Centro degli Scrittori della Svezia meridionale. Tra i suoi libri di poesia, ricordiamo: Entre leño y llama (Prometeo, 1993); Rostro de Agua (Prometeo, 1997); Farallón Constelado / Sternige Klippe (Delta, ediz. bilingue spagnolo/tedesco, 2003); De la fugacidad / Om flyktigheten (Aura Latina, ediz. bilingue spanolo/svedese, 2005); Todo lo que amo nace continuamente (Univ. EAFIT, 2010); Retablos del movimiento (Aura Latina, 2013); Apuntes para el ejecutante (La Otra, 2014). Come traduttrice ha curato vari volumi, tra i quali: M. William-Olsson, En stad utan murar (Libros del Aire förlag, 2012); L. Söderberg, Lo Inconstante (La Otra, 2013).
Stefano Guglielmin, critico militante, teorico, poeta e blogger, presenta il suo nuovo libro “La lingua visitata dalla neve. Scrivere poesia oggi” (Aracne editrice 2019). Il primo obiettivo del volume è di natura didattica e consiste nel ripercorrere la storia della poesia lineare dell’ultimo secolo, cercando gli snodi che hanno traghettato la lirica simbolista sino a oggi, consentendole di coabitare il contemporaneo con la lirica non simbolista, ma anche con gli stili prosaici e gli sperimentalismi asintattici; il secondo indaga le condizioni di praticabilità degli stili individuati, cercando di precisare le forme dell’odierna poesia italiana, quelle soluzioni stilistiche e tematiche in grado di legittimare l’esistenza del poetico, laddove esso sembrerebbe oramai inutile a dare un contributo costruttivo alle umane sorti, anche se non necessariamente progressive, di una civiltà sempre meno capace di comunicazione autentica.
In occasione del decennale dalla pubblicazione di “Breviario di novembre” (Raffaelli Editore, 2009). Con intervento musicale di Massimiliano Varusio – cello looping e lira con corde di risonanza. Durante la serata sono state esposte “Le Carte Sante”, 40 carte che l’artista Lia Malfermoni ha realizzato ispirandosi ai testi di Alessandra Conte.
Ambiente (p) orto burci Chi dice che in centro città non si può avere un orto? Alcuni ragazzi e ragazze hanno approfittato del piccolo spazio
Ambiente Volontari x natura L’emergenza smog nel nostro paese è cronica: nelle grandi città l’aria è avvelenata dalle elevate concentrazioni di polveri sottili e gas
LE NOSTRE SEDI
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