In dialogo con Marie Moise, co-traduttrice dell’opera di Angela Davis, attivista e dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa II, scrive di razzismo, femminismo e relazioni di cura. È co-autrice di Future. Il domani narrato dalle voci di oggi (Effequ 2019).
Donne razza e classe uscito per la prima volta negli Usa nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno, con il quale Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe.
Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Raccontando le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici.